domenica 10 gennaio 2010

Carissimo Amico,
la ringrazio della sua cortese e graditissima lettera, perché credo fermamente nel reciproco scambio delle idee, convinto come sono che alla base della democrazia debba sempre e comunque esserci il confronto, magari tenace e serrato, ma in ogni caso aperto, leale, costruttivo.
Passo ora alla questione che lei solleva. Apro citando subito un passo dell'intervista del 21 dicembre u.s. all'on. Antonio Di Pietro. Al cronista del Corriere della Sera che chiedeva: “Regionali, alleanze. Aggiornamento sui rapporti con l'Udc?" il nostro Presidente rispondeva: “Io non ho preclusioni sull'Udc, ma su talune candidature non eticamente compatibili. È un messaggio importante dire ai lettori: guardate, noi candidiamo solo gente perbene. Io stesso, nel mio partito, sono molto vigile”. Credo che siano condensate in queste poche righe non solo la posizione dell’Italia dei Valori nei confronti dell’UdC, ma la sintesi della proposta ETICA e politica del partito.
Verso l’UdC in generale non c’è quindi nessuna preclusione preconcetta, ma la distinzione tra suoi rappresentanti purtroppo noti per il loro passato niente affatto limpido e dai quali è indispensabile prendere le distanze ed invece esponenti sulla cui correttezza morale e politica nulla si può obiettare.
Esposta questa premessa e chiarita tale posizione di fondo, scendo allo specifico della sua contrarietà ad una ipotesi di alleanza regionale con l’UdC.
Io non so al momento quale sarà la composizione definitiva della lista che farà capo a Gian Mario Spacca, ma sono sicuro che il Presidente uscente cercherà di unire forze politiche in uno schieramento il più largo possibile che troverà il suo indispensabile collante in un programma totalmente condiviso da tutti Noi.
Del resto l’attuale coalizione che è al governo della Provincia di Fermo – coalizione nella quale ho l’onore di rappresentare l’Italia dei Valori in Giunta – è la dimostrazione di come solo uniti nel centro sinistra si possa raggiungere la vittoria. E purtroppo, al contrario, nell’Ascolano ciò non è avvenuto con i conseguenti disastrosi risultati di avere consegnato la Provincia al centro destra.
Non sta a me, tanto meno in questa sede, dare giudizi sulle scelte operate in questa occasione da alcuni politici tra cui quelli che lei cita, ma certo i rovinosi effetti ottenuti sono davanti agli occhi di tutti.
In conclusione mi auguro che non ci si debba trovare davanti a nessun aut aut e che si possa giungere ad una sintesi programmatica nella quale prevalgano le idee condivise: proposte politiche che vadano SOLO in direzione dei bisogni dei cittadini, in mano ad amministratori capaci e dalla specchiata moralità ed etica. Non quindi il problema di spostare il baricentro politico un po’ più a destra o appena più a sinistra, ma cercare di dare una risposta alle tante necessità delle persone, soprattutto in un periodo di crisi come quello che purtroppo stiamo vivendo con la massima unità e sintesi di intenti e di Valori.
Lei mi dice infine che ci sono iscritti e simpatizzanti delusi dalla conduzione del Partito a livello regionale: può tranquillamente rispondere che nell’Italia dei Valori c’è un elevato livello di discussione e che a differenza di quanto accade in tante altre forze politiche qui da noi la base conta moltissimo. Se ci sarà una maggioranza all’interno del partito che promuoverà rinnovamenti, vedrà che prima poi troverà soddisfatte le sue aspirazioni.
Con amicizia.
Adolfo Marinangeli

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